Artificial Intelligence: Exploring the Brain and Soul of Machines

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Intelligenza Artificiale: Dentro il Cervello e l’Anima delle Macchine

Intelligenza Artificiale: Dentro il Cervello e l’Anima delle Macchine

L’intelligenza artificiale è una delle tecnologie più innovative e interessanti del nostro tempo. Si tratta di un campo della scienza informatica che si occupa dello sviluppo di sistemi software in grado di simulare l’intelligenza umana.

Ma cosa c’è dietro il funzionamento dell’intelligenza artificiale? Per capire meglio come funziona, dobbiamo guardare dentro il “cervello” delle macchine: i cosiddetti algoritmi di apprendimento automatico.

Gli algoritmi di apprendimento automatico sono programmi informatici che permettono alle macchine di apprendere dai dati e migliorare le proprie prestazioni nel tempo. Questi algoritmi sono spesso divisi in due categorie principali: il machine learning supervisionato e il machine learning non supervisionato.

Il machine learning supervisionato consiste nell’addestrare un modello utilizzando un insieme di dati di input e output noti. Il modello è quindi in grado di fare previsioni su nuovi dati in base alla conoscenza pregressa acquisita durante l’addestramento.

Il machine learning non supervisionato, invece, permette alle macchine di trovare modelli significativi all’interno dei dati senza la necessità di etichettare preventivamente i dati stessi. Questo approccio è particolarmente utile per identificare correlazioni o pattern nascosti nei dati che potrebbero sfuggire all’occhio umano.

Oltre agli algoritmi di apprendimento automatico, un’altra componente cruciale dell’intelligenza artificiale è la capacità delle macchine di elaborare enormi quantità di dati in tempi molto rapidi. Questo è possibile grazie all’utilizzo di processori grafici ad alte prestazioni, noti come GPU, che consentono alle macchine di eseguire calcoli complessi in parallelo.

Inoltre, l’intelligenza artificiale si avvale spesso di reti neurali artificiali, ispirate al funzionamento del cervello umano. Queste reti sono composte da nodi interconnessi che lavorano insieme per risolvere compiti complessi, come il riconoscimento di immagini o il processing del linguaggio naturale.

In definitiva, l’intelligenza artificiale rappresenta una vera e propria rivoluzione nel campo della tecnologia, con possibilità di applicazione in numerosi settori, come la medicina, l’industria, l’agricoltura e molto altro. Il suo potenziale è enorme e continuamente in evoluzione, e promette di cambiare radicalmente il modo in cui viviamo e lavoriamo.

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@manuelspagnuolo
2 days ago

spegazine prefetta grazie!

@MatteoAntonioAugelli0
2 days ago

ti prego fai un video sull'attention <3

@paolaberetta9983
2 days ago

Grazie per le informazioni molto gradite. Una domanda da una curiosa inesperta: la capacità e la velocità di calcolo sono possibili solo in quanto le micro particelle di cui è costituito l' universo sono indeterminabili, come dice la meccanica quantistica?

@angelofacchinetti6006
2 days ago

non siamo in grado di creare la vita e vogliamo creare un intelligenza artificiale? forse non sarebbe meglio tentare di migliorare la nostra che è già esistente?
si ok,, è faticoso ragionare? e allora? pure trombare è faticoso, e quindi lo fai fare al robot per te? ma svegliaaaa

@gapteckspace
2 days ago

Le reti neurali biologiche mi fanno pensare ai cervelli di Boltzmann

@gapteckspace
2 days ago

Sto studiando Data Science e questo video mi piace un sacco

@user-pn7dc7dc9g
2 days ago

Per me sono e saranno perdite di lavoro per gli umani e già questo è preoccupante,poi tutto il resto 😢

@gapteckspace
2 days ago

Bel video

@liviolucaci
2 days ago

Persino Faggin lo dice che non è intelligenza ma ciò non toglie il fascino che certi risultati ottengono … io pure utilizzo questo ambito per (auto) regolare i PID in base al mio stile di volo con i droni Fpv
Grazie del contenuto 🤙

@luigicorte
2 days ago

Ma l’intelligenza artificiale è permalosa? Si offende, e mette il broncio? Ti può fare dei dispetti? Io ho paura che se si arrabbia poi ti insulta e dice delle cose vere e sgradevoli

@marcocalia77
2 days ago

Bravo, interessante e chiaro.

Come si chiamano? Spiking…?
Ce ne parli?

@user-dx1jy7ww9k
2 days ago

Le macchine non hanno anima

@sviluppareilse4515
2 days ago

Il Valerio Airo' dei ricercatori, video interessante!

@pinobenatti956
2 days ago

Guardate il film di Matrix sta diventando sempre più realtà.

@RiccardoArduino
2 days ago

Da "persona d'azienda" credo che il mercato andrà a 'segmentarsi' in tanti mercati di nicchia, quindi avremo un mercato più 'generalista' e diversi più specializzati che nel tempo andranno a moltiplicarsi. Riguardo all'arretratezza dell'Italia diciamo che è la cultura aziendale che è problematica. In questo momento sto lavorando a due progetti legati alle 'Operations' aziendali che però dovranno inglobare proprio una parte (considerevole) di A.I. che necessiteranno di un esperto o meglio uno specialista da integrare in un team multidisciplinare. Ecco un'occasione veramente gettata al vento è stato il PNRR potevamo destinare più fondi verso un insieme di progetti orientati alla PMI Italiana. La PMI ha più bisogno di supporti come AI, Business (Intelligence) Analytics e Decision Support System semplicemente perché non possono permettere si da avere un piano di un edificio pieno di ingegneri, economisti, contabili e tecnici … quindi l'A.I. sarebbe la soluzione ideale proprio per riuscire ad aumentare la competitività della piccola e soprattutto micro impresa Italiana. Limitare gli investimenti in innovazione in un paese come il nostro è un suicidio e in questo caso una morte lenta. I Cinesi, in previsione di un imminente inverno demografico stanno puntando tantissimo sull'automazione, l'A.I. e la Robotica. I Giapponesi credo siano già maestri. E il prof di Genova insegna credo pure in Giappone (dove sicuramente lo pagano meglio). Ecco dovrei questo video dovrebbe vederlo proprio all'associazione delle PMI.

@RiccardoArduino
2 days ago

Complimenti! Per l'esposizione e per la capacità di sintetizzare e rendere fruibili argomenti che proprio semplici non sono. Dote che in realtà ho riscontrato in molti ricercatori-docenti di statistical-learning o come si chiama. Poi beh diciamo che essere Modenese aiuta 🙂 Mi ricordo una bellissima definizione di 'overfitting' di un prof. di Genova (quando si scrive 'prof' subito non so perché uno pensa ad un tizio attempato barbuto ed occhialuto, mentre se dico ricercatore si pensa ad un ragazzino-(molto)-nerd, in realtà il prof avrà avuto 10 anni meno di me e veniva a farci lezione, era un seminario in più puntate, uscendo dal campo di atletica) : "state attenti a non far innamorare il vostro modello dei dati" – che poi non si sposa più con altri dati direi io 😀

@alessandroallelive1719
2 days ago

Molto interessante questo video ❤

@alessandroallelive1719
2 days ago

Tutto ebbe inizio nel 1800 mondo di tartaria altro che uomo di latta nel 1945

@ruggierinho
2 days ago

Tutte le volte che sono venuto davanti a 3 fogli Excel sovrapposti 🫣

@ruggierinho
2 days ago

Diobó… iscritto

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