‘Raro chi trova’: lo screening neonatale può salvare vite. L’esempio di Veneto e Toscana
Lo screening neonatale è un programma di screening che permette di individuare precocemente alcune malattie genetiche e metaboliche in neonati appena nati. Questo permette di intervenire tempestivamente e salvare vite.
Un esempio positivo di screening neonatale è quello adottato dalle regioni del Veneto e della Toscana in Italia. Grazie a un accurato programma di screening neonatale, sono state individuate precocemente numerose malattie e sono state salvate molte vite.
Il progetto ‘Raro chi trova’ ha dimostrato l’importanza di questo tipo di screening, soprattutto per malattie rare e poco conosciute. Grazie alla tempestiva identificazione di queste patologie, è stato possibile garantire un intervento medico immediato, migliorando notevolmente la prognosi e la qualità della vita dei neonati coinvolti.
Lo screening neonatale si basa su test di laboratorio che vengono eseguiti su campioni di sangue prelevati dal tallone del neonato poco dopo la nascita. Questi test permettono di individuare malattie come la fibrosi cistica, l’ipotiroidismo congenito, le malattie metaboliche e molte altre patologie genetiche che possono causare gravi conseguenze se non trattate tempestivamente.
Grazie all’esempio del Veneto e della Toscana, molte altre regioni italiane stanno adottando programmi di screening neonatale altamente efficienti, contribuendo così a garantire la salute dei neonati fin dai primissimi giorni di vita.
È fondamentale sensibilizzare le persone sull’importanza dello screening neonatale e sostenere politiche sanitarie che lo rendano accessibile a tutti i neonati. Solo così potremo ridurre il rischio di gravi patologie e salvare vite fin dai primissimi giorni di vita.